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Basato su documenti d'archivio, resoconti e testimonianze orali, il volume ripercorre le vicende che insanguinarono il Valdarno tra Firenze e Pisa nel tragico anno 1944, e particolarmente nei mesi in cui il passaggio del fronte determinò l'aggravarsi delle condizioni della popolazione, esposta ad atrocità d'ogni genere, e l'inasprirsi della violenza dei nazifascisti costretti alla ritirata. La narrazione, muovendo da Firenze e seguendo il corso dell'Arno, ci accompagna attraverso luoghi insanguinati dalla barbarie: San Vincenzo a Torri, Mosciano e San Martino alla Palma presso Scandicci, Montelupo Fiorentino, Capraia e Limite, Empoli con Bassa e Gavena, Granaiolo, Fucecchio, San Miniato, Palaia, Calcinaia e il Monte Pisano, Vecchiano e Pisa coi suoi dintorni, senza dimenticare i martiri di Prato che con tanti altri toscani salirono su un treno per Mauthausen per non fare più ritorno.